3° Workshop di progettazione partecipata

Il 20 maggio 2022, in presenza presso il Palazzo Gromo Losa a Biella e trasmesso in diretta streaming, si è svolto l’evento del progetto RiCoNET dal titolo “Rigenerazione urbana e territoriale: riuso di spazi dismessi transfrontalieri”, che ha registrato una buona partecipazione (complessivamente 55 soggetti, sia in presenza, sia online). L’evento ha previsto due sessioni: una sessione plenaria, in cui si sono alternati interventi dei partner di progetto e di relatori qualificati italiani e svizzeri, e il laboratorio partecipativo, sessione di confronto attivo tra i partecipanti riguardo al riuso di spazi dismessi, in cui sono state condivise proposte e strategie d’intervento per l’individuazione degli ambiti prioritari da rigenerare e riqualificare.

La Referente di progetto e Responsabile Scientifica per parte italiana, Alessandra Faraudello dell’Università del Piemonte Orientale (Capofila Italiano) e la Referente di progetto per parte svizzera Cristina Saviozzi dell’Istituto del Turismo HES-SO Valais Wallis (Capofila svizzero), hanno aperto i lavori presentando le azioni di rafforzamento della concertazione italiana-svizzera, partendo dai precedenti workshop tenutesi presso Isérables e Novara. In particolare, Cristina Saviozzi ha collegato le azioni previste dal progetto RiCoNET con il contesto federale e cantonale del Vallese, affermando che la riqualificazione delle aree dismesse è fondamentale per rafforzare l’attrattività dei comuni vallesi. La legge federale sulla pianificazione del territorio (2014) chiede ai cantoni di adottare misure più incisive contro la dispersione degli insediamenti. Occorre puntare, dunque, sulla qualità insediativa e sui servizi, valorizzando il patrimonio identitario e la storia del territorio ed è indispensabile il coinvolgimento della comunità locale.

Presenti i sindaci dei tre comuni coinvolti: Claudio Corradino, Sindaco di Biella (che ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti e in particolare la delegazione svizzera), Régis Monnet, Sindaco del Comune di Isérables e Christel Duc, Sindaco del Comune di Riddes, che hanno proseguito i lavori. I funzionari dei tre comuni hanno poi presentato casi studio di rigenerazione, riuso e riqualificazione di spazi dismessi transfrontalieri. In particolare, Alberto Cecca (Dirigente del Settore Gestione del Territorio del Comune di Biella) ha delineato il caso dell’Ex Lanifici Rivetti. Fabrice Franzetti (Direttore dell’ufficio Alpa Sàrl, Pianificazione urbana e rurale e Urbanista del Comune di Isérables) ha illustrato le due tipologie d’intervento che il comune ha intrapreso per preservare e valorizzare il patrimonio costruito: da un lato la riqualificazione di spazi pubblici vuoti e dall’altro la rigenerazione di edifici con importanza storica e patrimoniale. Morgane Rothacker (Responsabile dell’urbanistica del Comune di Riddes) ha posto l’accento sull’influenza esercitata dalla posizione della città sul suo sviluppo e sul problema della riduzione della superficie edificabile, per illustrare poi le principali aree dismesse di Riddes, ovvero “la Gare”, “le quartier de la Fare” e “le quartier de la Vigne”, interessati negli ultimi anni da parecchi interventi di ristrutturazione privata ma senza un disegno unitario e con un effetto significativo.

In merito all’Atelier di esplorazione territoriale e progettuale, gli interventi di Nadia Caruso (Docente del Politecnico di Torino) e di Andrea Di Maggio (Comune di Biella) hanno illustrato le attività dell’Atelier, in cui 15 studenti selezionati hanno avuto l’opportunità di affrontare in casi reali temi quali la rivitalizzazione economica, l’attenzione verso gli aspetti sociali, la qualità della vita e il coinvolgimento della popolazione in un esercizio sul campo di pianificazione strategica e rigenerazione urbana, approfondendo specificatamente la tematica ambientale e il rapporto con il contesto e l’architettura industriale. Uno degli studenti partecipanti, Matteo Paglierini, ha quindi esposto il progetto “RIGENERAMBIENTE”, proposto dal suo gruppo di lavoro, che partendo dal contesto fluviale del Torrente Cervo a Biella e dall’individuazione di possibili funzioni in rapporto con il sistema fluviale (attrezzature sportive, associazioni culturali-ricreative, servizi di trasporto, ecc.), hanno proposto ben 8 strategie di sviluppo, coerenti con l’Agenda per lo Sviluppo Urbano Sostenibile 2014-2020.

Si è in seguito aperta la seconda sessione del workshop, in cui Cinzia Zugolaro (Project manager del progetto RiCoNET per Università del Piemonte Orientale) ha presentato il Living Lab RiCoNET. Il Living Lab RiCoNET è una piattaforma digitale e laboratorio telematico sperimentale di ricerca delle soluzioni, un vero e proprio spazio interattivo per stimolare la co-progettazione attraverso un ecosistema di open innovation. Il Living Lab RiCoNET rappresenta un «contenitore» multimediale e un laboratorio digitale diffuso, grazie ad un’architettura informatica composta da diverse sezioni multi-tematiche: un’area (ad accesso libero) attraverso cui consultare informazioni relative ai partner di progetto, ai destinatari delle attività, ai prodotti realizzati, ai risultati attesi e agli eventi pubblici; uno spazio (consultabile previa registrazione e accreditamento) all’interno del quale sono fruibili la sezione di esplorazione territoriale, il forum, l’indagine campionaria e la call conference.

Il forum di discussione è lo spazio interattivo per facilitare il dialogo transfrontaliero e favorire la creazione di una community RiCoNET, promuovendo una società inclusiva su diverse tematiche d’interesse collettivo, tra cui: rigenerazione urbana/individuazione di spazi/luoghi per parte svizzera e italiana; esperienze metodologiche di governance; aspetti normativi. L’indagine campionaria telematica è finalizzata a valutare il punto di vista della società civile su aspetti riguardanti la rigenerazione territoriale e la gestione dei beni comuni, intercettando soggetti non direttamente coinvolti dalle attività di progettazione partecipata. La sezione esplorazione territoriale permette agli utenti di consultare le mappe interattive, contenenti la geolocalizzazione dei siti potenziali di riqualificazione urbana e le informazioni sugli edifici, sulla loro identità e la loro storia.

Il workshop si è concluso con una sezione partecipativa, finalizzata ad avviare l’esplorazione delle aree dismesse da riqualificare e convertire, ad incentivare il confronto partecipato, ad intercettare proposte e istanze in materia di rigenerazione urbana e territoriale, oltre che a selezionare gli interventi prioritari. L’attività in presenza è stata facilitata con il supporto di diverse tipologie di strumenti, tra cui una matrice “Cosa? Dove? Chi?”, la cartografia dei comuni, il living lab RiCoNET con particolare riferimento alla sezione esplorazione territoriale, e infine la piattaforma Mentimeter, usata per raccogliere in tempo reale le preferenze dei partecipanti al workshop riguardo alle aree prioritarie sui cui intervenire.

Sulla base di quanto emerso durante il Laboratorio di Partecipazione, il workshop ha consentito al team di progetto di mettere a fuoco che il minimo comune denominatore su cui convergono i tre contesti di studio è la necessità d’intervenire presso i “luoghi d’accesso” dei territori comunali e sugli ambiti riconosciuti come “biglietti da visita” per i turisti e i visitatori, quali la piazza della stazione a Riddes, l’arrivo della teleferica ad Isérables e l’ex Lanifici Rivetti a Biella, con un occhio riguardo al sistema della mobilità e dei trasporti. Altro elemento trasversale che caratterizza le strategie di rigenerazione territoriale riguarda i soggetti promotori degli interventi: risulta infatti prioritario incentivare la costituzione di partnership pubblico-privato-terzo settore, garantendo il coinvolgimento attivo della cittadinanza mediante processi partecipativi e inclusivi.

Tramite la piattaforma Mentimeter, sono state raccolte le preferenze dei partecipanti sulle priorità di intervento. Per Biella, il contesto che ha catalizzato il maggior interesse è “l’Ex Ospedale degli Infermi”, con diverse proposte d’intervento, seguito dagli Ex Lanifici Rivetti” e dal “Palazzo Cisterna”. In generale, per Biella, i partecipanti indicano come prioritari interventi di riqualificazione e riuso destinati all’insediamento di attività culturali (poli museali, archivi, servizi educativi/formativi, ecc.) e all’offerta di servizi d’interesse collettivo (sanità, sport, benessere, tempo libero, ecc.), con attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e ambientale. Per quanto riguarda il comune di Isérables, l’ambito d’intervento maggiormente indicato è la Télépherique, seguita dall’area parcheggio; le proposte di riuso e riconversione funzionale sono state in questo caso legate a mobilità, offerta ricettiva, sostenibilità energetica e promozione storica, culturale ed identitaria del territorio. Per il comune di Riddes, gli ambiti di maggiore interesse per l’attivazione di processi di rigenerazione territoriale sono “La Gare” e le due “Caves”, con interventi finalizzati alla riqualificazione di spazi pubblici, alla mobilità sostenibile e all’insediamento di attività commerciali.

I risultati del laboratorio hanno permesso di stilare un quadro sintetico preliminare al processo di coinvolgimento della comunità locale e dei portatori d’interesse che avverrà in ambiente Living Lab attraverso il forum di discussione e l’indagine telematica campionaria.

Per le conclusioni, l’Assessore del Comune di Biella Barbara Greggio (con delega allo sviluppo economico, turismo, montagna e urbanistica commerciale) ha espresso grande soddisfazione riguardo al workshop di progettazione partecipata, in quanto importante occasione di crescita, sia sotto il profilo conoscitivo sia per il coinvolgimento delle comunità locali, per condividere istanze e proposte con metodologie coinvolgenti. Il Comune di Biella è infatti sensibile al tema della partecipazione della cittadinanza e degli stakeholders e ritiene che il futuro della Città debba essere pianificato con il supporto dei cittadini, delle imprese e del terzo settore, con un approccio sostenibile ed integrato.

La Professoressa Alessandra Faraudello ha concluso i lavori richiamando l’importanza del dialogo e della collaborazione tra tutti gli attori territoriali nei processi di rigenerazione, al fine di garantire impatto in termine di benessere delle comunità locali. Si evidenza conseguentemente l’esigenza di coinvolgere tutti gli attori quali istituzioni pubbliche, ordini professionali, associazioni di categoria, tessuto industriale, cittadini e loro associazioni unitamente al terzo settore nel complesso processo di rigenerazione. La creazione del Living Lab RiCoNET nasce proprio con l’idea di incentivare tale continuo scambio e coinvolgimento tra le parti.